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2 Novembre 2023By mariacristiana

La società civile scende in piazza per la pace

“Cessate il fuoco” è la richiesta chiara e decisa della manifestazione in programma sabato 4 novembre a Cosenza.

Un grido che si leva contro la drammatica escalation di violenze che si sta verificando in Medio Oriente, causando la morte di migliaia di persone tra la popolazione civile.

L’appuntamento è in centro città alle ore 10, per un sit-in che raccoglie l’adesione e la partecipazione di moltissime associazioni e realtà del territorio.

Fermare la guerra e attivare canali diplomatici

Le immagini che in questi giorni giungono dalla striscia di Gaza scuotono le coscienze e i numeri traducono una violenza brutale e distruttiva.

Oltre 5.000 vittime dall’inizio della reazione dell’esercito di Israele e più del 40% le abitazioni distrutte rappresentano solo l’ultima fase di un conflitto che si prolunga con intensità differenti da 75 anni. E si aggiunge in questo momento storico alla crisi in corso tra Russia e Ucraina che semina venti di guerra alle porte della Unione Europea.

Una guerra mondiale a pezzi l’ha definita papa Francesco, contro cui oggi tornano a manifestare e a far sentire la propria voce le organizzazioni della società civile.

È arrivato il momento di applicare le Risoluzioni dell’ONU – si legge nel comunicato degli organizzatori cosentini – che prevedono la necessaria formula di “due popoli e due stati” e di riprendere il cammino diplomatico previsto dagli Accordi di Oslo del 1993, mal applicati nei 30 anni successivi, nonostante la nascita dello Stato di Palestina (proclamato nel 1988) riconosciuto da molti Paesi nella comunità internazionale, ed oggi in sede Onu riconosciuto (con la “Risoluzione 67/19 dell’Assemblea generale” del 2012) con lo status internazionale di “Stato osservatore non-membro ONU”.

Riteniamo necessario, dunque, che si porti a termine il processo politico e diplomatico per la costituzione effettiva di uno Stato palestinese entro i confini del 1967, che possa garantire piena libertà e dignità ai palestinesi, e, nel contempo, pace e sicurezza nei rapporti con il popolo, e lo Stato, di Israele.

Solo il ritorno alla collaborazione diplomatica tra le parti – proseguono – e il rispetto del diritto internazionale, possono consentire la composizione delle controversie internazionali e la convivenza pacifica nel medio-oriente dilaniato da violenze e barbarie e in cui la geo-politica degli Stati sta dimostrando, purtroppo, scarsa efficacia e assenza di visione. Scegliere la strada della guerra sta determinando la sconfitta di tutti, arabi e israeliani.

L’appuntamento di sabato mattina delinea richieste precise: chiediamo a tutte le forze politico-sociali del Paese, con tutta la forza di cui siamo capaci, di sostenere con esplicita determinazione il “ripudio della guerra” come mezzo per la risoluzione delle controversie internazionali nel rispetto dei principi sanciti dall’articolo 11 della Carta Costituzionale del 1948.

Chiediamo al Governo italiano che prontamente attivi tutti i canali diplomatici per raggiungere i seguenti obiettivi:

1) un immediato “cessate il fuoco” tra le parti (con l’apertura dei confini di Gaza per assicurare la fornitura di acqua, elettricità, cibo e medicine alla popolazione civile oltre al rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas);

2) il ritiro di Israele dai territori occupati, secondo quanto prescritto dalle risoluzioni n. 242 e n. 388 delle Nazioni Unite (con lo smantellamento delle colonie illegali israeliane in territorio palestinese);

3) il riconoscimento da parte italiana dello Stato di Palestina come già hanno fatto altri 138 Paesi (tra cui alcuni membri dell’Unione Europea).

La lista delle adesioni è in costante aggiornamento e si compone di nomi di singoli cittadini così come di gruppi associativi non solo della città di Cosenza ma anche dei Comuni limitrofi e di quelli più distanti del territorio provinciale. Dal Tirreno al Pollino si moltiplica la volontà di partecipare per chiedere la pace.

In caso di pioggia l’appuntamento è presso la sala consiliare del Comune di Cosenza in piazza dei Bruzi.

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