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9 Luglio 2024By mariacristiana

Quattro serate di Armonie d’Arte Festival a Cosenza

“Armonie d’Arte Festival” approda a Cosenza. Da oggi, martedì 9 luglio, fino a domenica 14, il Museo dei Brettii e degli Enotri ospiterà la prestigiosa manifestazione.

Il programma si articola con una dedica particolare a Maurizio Pollini per la recente scomparsa e vedrà il coinvolgimento dell’Orchestra Sinfonica Brutia e del Conservatorio “S. Giacomantonio”.

Un importante riconoscimento per il museo cittadino da parte della fondazione Armonie d’Arte che ha scelto di inserire la città bruzia e il suo centro storico nel percorso che sta portando avanti, da qualche anno, in tutta la Calabria, con la specifica vocazione di abbracciare i siti più significativi e di valore, tra cui gli spazi archeologici e museali.

Il pianoforte tra classicità e nuove rotte contemporanee

Il primo appuntamento alle ore 21 di oggi è con Roberto Cominati, che delizierà il pubblico con musiche di F. Chopin, J. Brahms, Kreisler/Rachmaninov, M. Moszkowski. Un pianismo raffinato e nel contempo appassionato e guizzante, denso di significanze culturali, tra le permanenze classiche per repertori ed acutissime interpretazioni che si alimentano di nuove rotte del pensiero musicale.

Segue, mercoledì 10 luglio ore 21, Enrico Fagnoni con “Da Bach a Gershwin – Congiunzioni e trasversali”. Eclettica e sorprendente interpretazione, attraverso cui una profonda visione musicale e un virtuosismo estremo coniugano permanenze classiche e sound contemporanei.

Antonello Cannavale e Maria Libera Cerchia sono i pianisti della serata di giovedì 11 luglio, accompagnati dalla voce di Enzo Salomone. L’esibizione si intitola “Sogno di una notte di mezz’estate – Da Shakespeare a Mendelsshon il rituale permanente dell’incanto”. Un nuovo allestimento che interseca linguaggi diversi con una potente e disinvolta impronta poetica. Una voce autorevole, e un duo raffinato di lunga formazione, interpretano un repertorio  amabile ma anche inusuale, che mette insieme  permanenze culturali , valoriali, artistiche,  persino diremmo antropologiche,  con una visione e lettura contemporanea.

Chiude la rassegna cosentina Francesco Nicolosi, domenica 14 luglio. Con lui la voce narrante di Stefano Valanzuolo per “Quel che resta del genio”. Uno dei maggiori pianisti italiani della scena internazionale e un autore di rango, giornalista e critico tra i più acuti e raffinati, in un progetto dedicato a Thalberg, figura che ha fatto la storia del pianismo. Tra narrazioni e musica, uno spettacolo denso di sollecitazioni artistiche ma anche culturali in genere, adatto ad un pubblico trasversale curioso e che ama le storie particolari.

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