Sono stati annunciati oggi i cinque libri finalisti dell’edizione 2023 del Premio Sila. A contendersi la vittoria finale della storica competizione, nella sezione letteratura, saranno:
- “Dove non mi hai portata” di Maria Grazia Calandrone (Einaudi);
- “Sempre tornare” di Daniele Mencarelli (Mondadori);
- “Il tuffatore” di Elena Stancanelli (La nave di Teseo);
- “Mastro Geppetto” di Fabio Stassi (Sellerio);
- “Il continente bianco” di Andrea Tarabbia (Bollati Boringhieri).
Il vincitore sarà premiato nel corso della cerimonia finale della manifestazione che si terrà il 23 e il 24 giugno nel centro storico di Cosenza, mentre il 25 giugno la Fondazione Sila si sposterà a Camigliatello Silano, dove sarà presentato l’ultimo libro di Tomaso Montanari “Se amore guarda” (Einaudi). L’autore dialogherà con Piero Bevilacqua ed Emanuele Trevi (tra i giurati di questa edizione del Premio Sila).
Il premio alla carriera alla psicologa Vegetti Finzi
La direttrice del premio Sila, Gemma Cestari, e il componente del Cda della fondazione, Battista Sangineto, oltre a comunicare alla stampa la cinquina finale del Premio, hanno annunciato anche a chi andrà quest’anno il premio alla carriera. La giuria ha scelto di omaggiare la psicologa e psicanalista Silvia Vegetti Finzi, autrice tra gli altri di “Storia della psicoanalisi” (Mondadori) e protagonista di diversi studi innovativi sulle donne e i bambini.
Il manifesto di questa edizione del Premio Sila, invece, sarà firmato dall’artista Paolo Carnevari con l’opera denominata “Paesaggio 2023”.
La giuria, come ha annunciato Gemma Cestari, è già al lavoro per scegliere il vincitore del Premio che sarà comunicato tra pochissimi giorni.
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