Antonio Monda e il suo “Il numero è nulla” sono i protagonisti del prossimo appuntamento della rassegna “LibrinComune”.
Lunedì prossimo, 19 giugno, alle ore 17.30, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, è in programma infatti la presentazione dell’ultimo romanzo che lo scrittore, giornalista e saggista dedica la città di New York che lo ha accolto circa trent’anni fa.
L’incontro, promosso dal Comune di Cosenza, insieme alla libreria Mondadori di Piazza XI Settembre e alla Fondazione “Premiosila ’49”, sarà aperto dai saluti del sindaco Franz Caruso cui seguiranno gli interventi dell’avvocato Enzo Paolini e del magistrato Biagio Politano.
Le trame mafiose tra le pieghe dalla saga newyorkese
Con “Il numero è nulla”, edito da Mondadori, Monda prosegue la sua saga americana e la narrazione della città di New York dove vive e lavora.
Nel nuovo romanzo, duro e diretto, lo scrittore racconta il mondo della mafia newyorchese degli anni Trenta. Tra “The Untouchables” e “Romanzo criminale”, questa storia restituisce al lettore un inedito punto di vista, attraverso gli occhi del “Vescovo”, un sicario di Cosa nostra, al soldo del celebre boss Bugsy Siegel.
Inaspettata quanto travolgente è l’angolazione dalla quale Monda fa muovere il racconto. Gli occhi sono, infatti, quelli di un killer, che conquista denaro, fama e rispetto uccidendo la gente. Ma, come spesso capita, sarà l’amore per una donna a cambiare la situazione. Sullo sfondo, si staglia una città in trasformazione, in cui tutto può accadere: New York, il cuore pulsante del secolo americano. Lo stesso autore definisce il suo libro un noir esistenziale ambientato nella capitale del mondo.
Il protagonista, oltre alla città di New York, è un uomo di origine siciliana, soprannominato il Vescovo, perché il padre, umile e religioso, sognava per lui la carriera ecclesiastica. Niente di più lontano dalla realtà: la vita che ha scelto, o da cui si è fatto scegliere, lo ha fatto diventare un sicario al soldo del violento criminale che fondò la città di Las Vegas.
Il Vescovo è spietato e implacabile e racconta le proprie gesta criminali come se si trattasse di normali episodi di un lavoro come tanti. Un giorno, però, l’incontro con una giovane donna irlandese, che fa la maschera in un cinema e che crede nella vita a dispetto dei tanti dolori che l’hanno colpita, comincerà a sgretolare tutte le sue certezze.
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