Dal 9 novembre al 15 dicembre la Galleria Nazionale di Cosenza ospita la prima prestigiosa tappa di Carbone 100– I racconti di una vita. Fotografie dal 1954 al 1990. Il progetto celebra l’eredità culturale di Mario Carbone, una delle figure più influenti della fotografia e del cinema documentario italiano del XX secolo.
A cura di Martina Cavallarin con l’assistenza di Antonio Caruso e Rossella Ciciarelli, proposto da Ellebi Galleria d’arte e da Archivio Mario Carbone ed Elisa Magri, in collaborazione con Galleria Nazionale di Cosenza, Liceo Classico B. Telesio, RiMuseum – Università della Calabria e MAON Museo d’arte dell’Otto e Novecento.
La visione di Mario Carbone
Nato a San Sosti, Cosenza, nel 1924, Mario Carbone ha saputo catturare con sensibilità e acume i mutamenti sociali e artistici del Dopoguerra italiano. Le sue fotografie non sono solo testimonianze visive, ma anche potenti strumenti di analisi sociale, in grado di raccontare la complessità della realtà italiana durante un periodo di trasformazione.
Un Progetto Diffuso
L’esposizione si svolgerà in diverse sedi, ognuna delle quali offrirà un’interpretazione diversa del lavoro di Carbone.
Alla Galleria Nazionale di Cosenza si trova il cuore del progetto, dove si potranno ammirare opere che documentano il legame di Carbone con artisti e performer che hanno rivoluzionato il panorama artistico del Novecento. Tra le opere più significative, le performance celebrate per il Decennale del Nouveau Réalisme a Milano nel 1970 e la Settimana Internazionale della Performance a Bologna nel 1977, tra le quali spicca l’iconica “Imponderabilia” di Abramović e Ulay, azione nella quale il nudo non è semplicemente un elemento estetico, ma un potente strumento per smantellare le barriere tra spettatore e performer, tra Arte e Vita.
Dal 13 novembre al 15 dicembre, la Biblioteca Stefano Rodotà del Liceo Classico B. Telesio di Cosenza, ospiterà una mostra dedicata al soggiorno di Carbone in Lucania, in compagnia di Carlo Levi, e vedrà protagoniste le fotografie che ritraggono i luoghi descritti in “Cristo si è fermato a Eboli”.
Dal 23 novembre al 15 dicembre al RiMuseum (Università della Calabria) un viaggio nell’Italia meridionale vista attraverso immagini che ne ritraggono riti e tradizioni è l’esperienza che si compie visitando il RiMuseum dell’Università della Calabria, che espone foto dal grande valore antropologico
Il 14 dicembre, il MAON ospiterà una giornata di studio sulla resilienza e il legame tra arte e rinascita, focalizzandosi sulle fotografie dedicate al terremoto del Belice del 1968 e sulla successiva ricostruzione, culminata nella realizzazione dell’installazione “La montagna di sale” di Mimmo Paladino nel 1990 a Gibellina.
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