Gli appuntamenti culturali della Fondazione Roberta Lanzino propongono questa settimana una doppia occasione.
Mercoledì 3 maggio alle ore 16.30 sarà infatti proiettato il film “Due giorni, una notte”, scritto, diretto e prodotto da Jean-Pierre e Luc Dardenne.
Mentre venerdì 5 maggio sempre alle 16.30 i locali di via Verdi ospiteranno un incontro dal tema “Donne nella scienza, tre talenti da ricordare”.
Il ruolo delle donne nel mondo del lavoro
“Due giorni, una notte” è un film drammatico del 2014, che porta sullo schermo il tema del lavoro e dell’occupazione femminile.
Sandra, la protagonista, lavora in una piccola azienda di pannelli solari e dopo un periodo di assenza per motivi di salute, rischia il licenziamento. La sua posizione è strettamente legata al riconoscimento di un bonus di 1000 euro distribuito agli altri dipendenti che hanno assunto parti del suo lavoro. In un solo fine settimana ha l’opportunità di convincere i propri colleghi a rinunciare.
Una situazione difficile che mette a dura prova l’umore già provato della donna, ma che offre uno spaccato di riflessione sulle condizioni del lavoro includendo il punto di vista di molte altre situazioni presentate nella pellicola. Sandra incontra i suoi colleghi ad uno ad uno e ciascuno porta con sé vicende complesse da sostenere.
Sullo sfondo emerge un sistema produttivo cinico che calpesta i diritti e annienta la dignità delle persone, mettendole anche l’una contro l’altra.
E il contributo invisibile nel mondo della scienza
L’approfondimento di venerdì a cura di Tiziana Pecora è invece centrato sul mondo della scienza e ha l’obiettivo di presentare le figure di Rosalind Franklin, Mileva Maric, Maria Gaetana Agnesi.
Tre donne che hanno scritto pagine fondamentali nei loro settori di competenza, portando avanti studi e ricerche di grande rilevanza per il progresso scientifico nel campo della matematica, della fisica e della chimica, ma che la mentalità patriarcale accademica ha per molto tempo lasciato nell’ombra.
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