L’attesa sta per finire. Domani, sabato 22 giugno, la città dei Bruzi torna ad essere ospite per il “Cosenza Pride 2024”.
Il corteo partirà alle ore 17 e si snoderà da piazza Loreto a piazza dei Bruzi, attraversando il centro cittadino, prima di concludersi con interventi istituzionali e testimonianze.
Nella conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa è stata sottolineata la disponibilità di tanti e delle istituzioni per un percorso comune nella direzione della tutela e della promozione dei diritti.
Soddisfazione dal Comune e dal Comitato Pride
Ho voluto testimoniare con la mia partecipazione – ha dichiarato il sindaco Franz Caruso – la netta contrapposizione al fenomeno verificatosi nel nostro territorio che ha dato consensi a figure molto inquietanti che oggi si fregiano addirittura della rappresentanza politica. Un fenomeno particolarmente grave per quel percorso di contaminazione, di unità, di condivisione e solidarietà che deve sussistere tra tutte le persone. È importante in una giornata come questa, caratterizzata dall’autonomia differenziata che è diventata legge e che prelude ad un percorso di disgregazione del nostro Paese, minando alle fondamenta l’unità della nazione, riaffermare alcuni valori e alcuni principi che fanno parte della nostra cultura e della nostra comunità.
Non ci possono essere – ha sottolineato ancora il primo cittadino – differenziazioni, distinzioni, né discriminazioni. È importante che Cosenza abbia sottoscritto il programma di ArciGay e il manifesto politico dello scorso maggio, in occasione della giornata internazionale contro l’omotransfobia, accogliendo il “Cosenza Pride 2024”. Mi auguro che l’evento faccia registrare una larga partecipazione di tutto il mondo progressista che accoglie e sottoscrive idealmente i valori di quel manifesto.
A portare la voce del Comitato Pride, Alessandra Lucanto, presidente Arcigay Cosenza, soddisfatta del dialogo aperto con l’amministrazione comunale. Quando si parla di diritti – ha precisato – di certo l’errore che si tende a fare è quello di dare per scontato che una volta che è stato raggiunto un piccolo traguardo, sarà sempre così. In realtà abbiamo avuto dimostrazioni contrarie di come non è sempre così. Forse il fatto che le tematiche LGBTQIA+ non siano più tabù come una volta, fa pensare che non ci sia più bisogno di parlarne e di manifestare per questo. Non è così”.
Alessandra Lucanto ha ricordato inoltre che la costruzione dell’evento ha occupato diversi mesi e che è sostenuto da una pluralità di persone. L’Arcigay nazionale ha richiesto una lettera di sostegno alle varie amministrazioni per poter partecipare ad un bando europeo che serva ad aumentare in maniera capillare sul territorio la presenza dei centri antidiscriminazione.
In conferenza stampa si è registrato anche l’intervento di Veronica Buffone, assessora alle Politiche Sociali, che ha ribadito l’attenzione e l’impegno del Comune per la tutela dei diritti, per garantirli, per promuoverli e per essere al fianco di tutti coloro che ancora oggi si sentono discriminati. Da lei è arrivato l’invito a partecipare, con particolare riferimento alle nuove generazioni per stare insieme ed accanto a chi si sente ancora discriminato e garantire e promuovere i diritti della persona. Contaminiamo Cosenza di colori.
Alla conferenza stampa hanno portato il loro contributo anche Rosaria Alessia Buffone, segretaria di Arci Cosenza, Rita Dodaro di Rifondazione comunista e, ancora la presidente della commissione consiliare Legalità, Chiara Penna (il manifesto sottoscritto dal Comune il 17 maggio scorso era stato approvato nell’organismo consiliare presieduto da Penna), il consigliere comunale delegato alle pari opportunità, contrasto alle discriminazioni ed equilibrio di genere, Giuseppe Ciacco, il consigliere comunale delegato al centro storico Francesco Alimena e la delegata alla cultura Antonietta Cozza.
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