Da Castrovillari ad Arcavacata, il Teatro Auditorium Unical ospita la Primavera dei Teatri.
Venerdì 10 maggio alle ore 15.30 è prevista infatti la presentazione della prossima edizione del Festival che dal 1999 porta in Calabria i nuovi linguaggi della scena contemporanea.
Un ricco programma culturale che spazia dal teatro alla danza, dalla musica alle residenze artistiche, dai laboratori agli incontri, in un percorso che partendo dal locale si inserisce in un più ampio panorama nazionale ed internazionale.
Nuove forme di teatro e linguaggi contemporanei
I direttori artistici del Festival Saverio La Ruina e Dario De Luca presenteranno domani, insieme a Daniele Vianello, Piermario Vescovo, Fabio Vincenzi, il programma e le novità della ventiquattresima edizione che si svolgerà a Castrovillari dal 23 maggio al 2 giugno.
Abbiamo scelto di rimetterci in discussione – si legge nelle note di apertura – per indagare un modo diverso di agire e di intendere il nostro ruolo e la nostra funzione. Primavera dei Teatri non è solo un evento: è un catalizzatore di cambiamento per il territorio e la comunità, una scommessa sul potere trasformativo dell’arte.
La principale novità di quest’anno è PRIMA, esperimento di piattaforma internazionale che nasce con l’obiettivo di contribuire al percorso creativo di giovani artisti ed artiste operanti nell’ambito della danza e della performance. Nel corso di cinque giorni, si potrà assistere ad alcune creazioni ancora in divenire – realizzate anche grazie alle residenze offerte dal festival e raggruppate nella sezione Open Studios – e ai lavori ultimati di artisti nazionali e internazionali all’interno della sezione Programmazione.
Alla piattaforma parteciperanno professionisti provenienti da tutto il mondo, una comunità internazionale composta da artisti, produttori, direttori artistici e curatori si riunirà a Castrovillari per confrontarsi sulle pratiche di curatela, incontrare gli artisti coinvolti e vederne i lavori. Il progetto è frutto di un lavoro lungo e articolato, fatto di visioni, studio, confronti in giro per l’Europa, per dare profondità all’identità multidisciplinare del Festival.
Accanto a questo esperimento, si sviluppa poi l’anima consueta della Primavera dei Teatri, orientata alla nuova drammaturgia e ad una nuova generazione di autori e autrici alle prese con la complessità e le criticità della società contemporanea.
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