Eletto all’unanimità il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, da parte dei rettori delle altre università calabresi e dei rappresentanti degli studenti e delle studentesse, come presidente del Comitato regionale universitario di coordinamento della Calabria (Coruc).
Un incarico di responsabilità per un organo che si occupa di fornire pareri riguardo alla programmazione del sistema universitario, coordina le iniziative in materia di orientamento, diritto allo studio e accesso all’istruzione universitaria.
Un curriculum che traduce l’impegno e le capacità del suo percorso accademico, ma anche la sua visione strategica per la promozione della ricerca e dell’innovazione.
Accanto al rettore Leone, la responsabilità della segreteria del Coruc è stata affidata alla dottoressa Maria Teresa Guaglianone che ha già una lunga esperienza nella gestione degli organi di governo dell’Università della Calabria.
Nella direzione della sinergia tra istituzioni
Nato a Diamante, Nicola Leone si è laureato in Matematica proprio all’Università della Calabria.
Dopo una lunga esperienza accademica e di ricerca in Austria, nel 2000 sceglie di tornare per dare il proprio contributo allo sviluppo della sua terra natia.
Le sue ricerche spaziano dall’Intelligenza Artificiale alle Basi di Dati e grazie a queste ha creato un sistema di AI, chiamato DLV, utilizzato in università e centri di ricerca di tutto il mondo, sperimentato persino al CERN e alla NASA. Il suo impegno si è concentrato parallelamente anche nella formazione degli allievi, fornendo un valido trampolino di lancio per carriere di successo nel campo dell’informatica.
Ha ricoperto diverse posizioni di responsabilità all’Università della Calabria, dimostrando la sua dedizione alla promozione della qualità dell’istruzione e della ricerca. Fino alla sue elezione come rettore nel 2019.
In questo ruolo ha dato una forte spinta innovativa all’ateneo, dalla didattica all’internazionalizzazione, caratterizzando la sua azione verso l’apertura dell’università al territorio. Inoltre, la sua azione politica sta costruendo un importante percorso inverso per i cosiddetti “cervelli in fuga”, attraendo in Calabria docenti e ricercatori che portano con sé esperienze, conoscenze e competenze acquisite in altre regioni o all’estero, con un impatto positivo sulla formazione di nuove generazioni di professionisti altamente qualificati.
La nomina di Leone a presidente del Coruc rafforzerà ulteriormente queste sinergie e contribuirà a consolidare il ruolo degli atenei calabresi nella ricerca scientifica e tecnologica, a livello nazionale e internazionale.
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