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3 Giugno 2024By mariacristiana

L’Orchestra Sinfonica suona per la Repubblica

In occasione della Festa della Repubblica Italiana, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza si è esibita ieri al Teatro Rendano.

Il “Concerto per la Festa della Repubblica” si è articolato tra il Capriccio spagnolo di Rimski-Korsakov e i “Pini della via Appia” tratto dal poema sinfonico “I Pini di Roma” di Ottorino Respighi, le Variazioni su un tema Rococò di Peter Ilyich Tchaikovsky e il Bolero di Ravel.

Il Conservatorio di musica “Stanislao Giacomantonio”– ha dichiarato il sindaco Franz Carusosi conferma orgoglio della città e autentica fucina di giovani talenti.

La sinergia tra le istituzioni a servizio dei giovani e della cultura

La compagine orchestrale che ieri si è esibita sul palco del teatro di tradizione cittadino è stata affiancata dal violoncellista di talento Manuel Pecora ed è stata diretta da Fabrizio Da Ros, docente di Esercitazioni orchestrali ed allievo di Donato Renzetti, Alberto Zedda e Gianluigi Gelmetti. Da Ros dirige il repertorio sinfonico in importanti sale e nei festival di tutto il mondo.

L’idea del concerto del 2 giugno – ha sottolineato il direttore Francesco Perriè nata dalla necessità di evidenziare il continuo e costante rapporto di collaborazione con le più importanti istituzioni del nostro territorio, il Comune di Cosenza e la Prefettura.

Siamo molto soddisfatti – ha proseguito Perri con uno sguardo rivolto al futuro prossimo – dell’esito delle iscrizioni, anche per il prossimo anno accademico. Anche quest’anno siamo intorno alle 500 unità. È un grande passo in avanti. In tre anni si sono registrate 1500 domande di ammissione. Non un risultato scontatissimo, visti i periodi storici che stiamo attraversando. Stiamo lavorando bene e la connessione tra il mondo della formazione didattica e il mondo del lavoro, rappresentato dalle attività del Rendano e dell’OSB, è fondamentale.

Altra cosa particolarissima – ha concluso il direttore – sarà l’apertura, a partire dal prossimo anno, di una sede decentrata a Corigliano-Rossano e che abbraccerà un bacino che va dall’Alto Jonio cosentino fino a Cariati. A settembre, poi, dovrebbe aprirsi il Polo tecnologico a Cerisano che rappresenterà uno dei più significativi poli di tutto il Mezzogiorno d’Italia.

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