Sarà Carmine Abate, reduce dal Salone Internazionale del Libro di Torino, a chiudere il quartetto di presentazioni dei finalisti al Premio Sila ’49 preparato per queste settimane di maggio.

“Un paese felice”, edito da Mondadori, è il libro dell’unico autore calabrese presente nella decina dei titoli in lizza per la dodicesima edizione del prestigioso Premio.

Per ospitare l’appuntamento di venerdì 17 maggio, alle ore 18, è stato scelto il Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza.

Ancora una storia di Calabria per “Un paese felice”

Carmine Abate ha già calcato la scena cosentina con questo suo ultimo romanzo e ora torna nel centro storico cittadino per il Premio Sila.

Ad accompagnarlo sarà il giornalista Paride Leporace per un viaggio nelle parole e nei sentimenti di profondo legame per la propria terra d’origine, che da sempre caratterizzano la narrazione dell’autore.

I protagonisti della storia sono due giovani universitari, Lina e Lorenzo, che si battono per tutelare le proprie radici e per salvare il loro piccolo paese dalla distruzione causata da un centro siderurgico.

I destini personali si intrecciano fortemente con le sorti di una comunità intera, in un braccio di ferro che vede contrapposti da un lato il potere economico e il profitto ad ogni costo, dall’altro lo spirito di appartenenza e la coesione dei cittadini.

Il romanzo di Carmine Abate racconta una storia di ribellione – ha commentato Valerio Magrelli, poeta, scrittore e giurato del Premio Sila – di indipendenza, quasi una piccola utopia concreta.