Sta vivendo un momento professionale particolarmente felice Caterina Misasi, attrice e regista, contesa tra cinema, tv e teatro.
Proprio in questi giorni è impegnata dietro le quinte dell’Officina delle Arti per seguire gli esiti del laboratorio teatrale condotto dall’associazione “Chi è di Scena”, con gli spettacoli “La Lezione” di Eugene Ionesco e “L’Ora blu a Broadway”, tratto da “Frammenti di città” di David Mamet, di cui è regista.
Un rientro professionale nella città di Cosenza che è stato arricchito dalla consegna di un riconoscimento nell’ambito della rassegna “Cosenza, tra partenze e ritorni”.
Fari accessi sulla terra d’origine
L’attrice è stata premiata nella Sala Quintieri del Teatro Rendano dalla Commissione cultura del Comune di Cosenza, presieduta dal consigliere comunale Mimmo Frammartino, tributandole un omaggio per il suo impegno e la sua dedizione nella valorizzazione e promozione della propria terra d’origine.
“Cosenza, tra partenze e ritorni” ha infatti l’obiettivo di riannodare i fili dell’appartenenza e di mantenere desta l’attenzione delle istituzioni sulle eccellenze artistiche, espressione della propria comunità.
Un po’ come è accaduto con l’Orchestra Sinfonica Brutia – ha ricordato il consigliere Frammartino – che ha consentito a molti musicisti cosentini di evitare di emigrare altrove e di restare nella loro città.
L’attenzione di Caterina Misasi per la propria terra e le sue radici emerge dalla volontà di far emergere una Calabria nuova attraverso il proprio lavoro. Non ultimo il piccolo film girato che ha chiamato “Cosenza in testa”, epilogo di un prodotto più ampio che verrà girato successivamente in altri borghi meno conosciuti e che sarà proposto a Netflix e ad altre piattaforme.
La stessa attrice ha dichiarato che “Cosenza in testa” è una lettera d’amore dedicata alla mia città perché forse, così, potrò dare il mio piccolo contributo alla sua rinascita. Ha auspicato poi un cambio di passo in tutta la regione che deve cambiare un po’ la mentalità. Non bisogna più stare da soli, ma lavorare insieme ed unirsi, perché ci sono tante realtà interessanti e tante intelligenze che non possono andare disperse. Il suo motto è creare occasioni di incontro, di confronto e di conoscenza. Dar vita, insomma, a dei veri e propri poli culturali.
A livello nazionale Caterina Misasi è attualmente reduce dai successi teatrali di un adattamento di “Zio Vanja” di Cechov, produzione dell’Associazione Teatrale Pistoiese, per la regia di Roberto Valerio.
Dal prossimo 26 giugno, invece, partirà la lavorazione di un nuovo film, “La stanza del tempo sospeso” di Olga Merli e Andrea Giancarli, nel quale vestirà i panni della protagonista, per cui è stata scelta grazie alla sua interpretazione in “Arberia” di Francesca Olivieri.
Fonte immagine: Comune di Cosenza
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