ll teatro di tradizione di Cosenza si prepara a sollevare il sipario sulla 59ma stagione lirica, con una serie di opere che esploreranno il tema della favola in musica.
Il direttore artistico, Luigi Stillo, ha scelto di iniziare questa nuova avventura con “La Cenerentola” di Gioacchino Rossini, un’opera che, pur essendo giocosa, affronta temi di rilevanza attuale. Dopo l’anteprima con le scuole, la prima è fissata per stasera 30 ottobre, alle ore 20.30, con replica il 1° novembre alle ore 17.
Sul palco l’Orchestra Sinfonica Brutia accompagnerà l’opera, diretta da Francesco Di Mauro, noto per la sua esperienza internazionale.
Una coproduzione per un viaggio interiore lungo il filo dell’accettazione di sè
La regia di “La Cenerentola” è affidata a Matteo Anselmi, con ripresa di Giulio Leone. L’opera, che ha debuttato nel 1817 al Teatro Valle di Roma, è una coproduzione tra il Teatro Rendano e la Rete Lirica Marche, con un allestimento del “Rossini Opera Festival” e della Fondazione “Bernardo De Muro”.
Nelle sue note di regia, Anselmi descrive Cenerentola (Angelina) come un’emarginata della nostra società contemporanea, affrontando temi di conflitto e accettazione. L’ambientazione favolistica diventa il veicolo attraverso cui raccontare un viaggio interiore, evidenziando il contrasto tra il desiderio di apparire e il valore dell’autenticità.
Il cast di “La Cenerentola” include artisti di alto profilo. La protagonista, Cenerentola, è interpretata dal mezzosoprano italo-tedesco Anna-Doris Capitelli, una figura di spicco nella lirica internazionale. Capitelli ha recentemente suonato in un recital con Placido Domingo in Cina e ha una solida carriera anche alla Scala di Milano. Accanto a lei, il tenore Enrico Iviglia interpreta Don Ramiro, mentre William Hernandez è Dandini. Altri membri del cast comprendono Paolo Ingrasciotta (Don Magnifico), Matteo D’Apolito (Alidoro), Sarah Baratta (Clorinda) e Giulia Alletto (Tisbe).
Il Coro è quello collaudato del Lirico “Francesco Cilea”, diretto da Bruno Tirotta. Le scene sono curate da Lorenzo Mazzoletti, mentre i costumi sono di Viola Sartoretto. La parte di light designer è affidata a Silvia Vacca e Massimiliano Prete.
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