Ultimo spettacolo stasera, giovedì 27 giugno, alle ore 21, per la prima stagione della rassegna “Teatro abitato 2024”.

Sul palco del Palacultura “Giovanni Paolo II” di Rende la compagnia “ConFliaci” dell’associazione Confluenze porta in scena un testo che è l’emblema dell’arte teatrale.

“Tra i giganti” è infatti ispirato al dramma di Luigi Pirandello “I giganti della montagna”, considerato una pura rappresentazione del conflitto tra il potere, l’istituzione, la cultura e la poesia.

L’incompiuta di Pirandello al Palacultura

“I giganti della montagna” è un vero e proprio testamento spirituale e artistico dello scrittore e drammaturgo siciliano, rimasto incompiuto alla sua morte.

“Ho paura, ho paura…” sono le ultime parole scritte da Pirandello prima della stesura della parte finale del testo, come se il destino avesse voluto delegare ai posteri il compito di immaginare una conclusione volutamente interrotta.

I “Giganti” sono il potere, le leggi che governano la realtà, insomma l’istituzione che non vuole (o non è in grado), per ignoranza o ipocrisia, di fare spazio alla cultura, alla poesia. Il gruppo degli “Scalognati”, guidati dal mago demiurgo Cotrone, e la “Compagnia della Contessa”, rappresentano invece la volontà della poesia e del teatro di resistere al degrado.

Ma il Teatro e la Poesia sono destinate a fallire in una società che dimentica, sostituisce e procede senza pietà per gli individui.